L’innalzamento delle tasse sui veicoli nuovi, considerati inquinanti e pesanti, è diventato una realtà in Francia, dove è stata introdotta una nuova imposta denominata “malus ecologique“. Questa tassa, applicata al momento della prima immatricolazione dell’auto, mira a promuovere la transizione verso veicoli più leggeri e a basse emissioni, sostenendo l’obiettivo di adottare soluzioni più sostenibili per l’ambiente.
A partire dal 2024, l’importo dell’imposta sarà determinato in base alle emissioni di CO2 del veicolo, considerando il parametro del limite di 117 grammi per chilometro, secondo lo standard Wltp. Questo limite è stato aumentato rispetto ai 123 g/km precedentemente stabiliti. La tassa parte da 50 euro e aumenta proporzionalmente con l’aumentare delle emissioni di CO2, raggiungendo un massimo di 60mila euro, diecimila euro in più rispetto al tetto precedente.
Non solo le emissioni, ma anche il peso del veicolo influisce sull’imposta. Veicoli particolarmente pesanti, con un peso pari o superiore a 1.800 chilogrammi, sono soggetti a questa tassa, con un limite precedentemente fissato a 1.600 chilogrammi. Per i veicoli con peso compreso tra 1.600 e 1.799 chilogrammi, i proprietari dovranno pagare dieci euro per ogni chilo in eccesso. L’imposta aumenta progressivamente, raggiungendo i 30 euro al chilo in eccesso per i veicoli che superano i 2.100 kg.
Questa iniziativa fa parte degli sforzi compiuti da vari paesi europei per affrontare la questione delle emissioni inquinanti provenienti dai veicoli. Mentre la Francia ha preso l’iniziativa, il dibattito sulla tassazione dell’energia e sulle riforme normative a livello europeo è ancora in corso. Il Consiglio europeo ha recentemente approvato il nuovo regolamento Euro 7 per le auto, con l’obiettivo di raggiungere zero emissioni di CO2 grazie ai nuovi veicoli elettrici ed ibridi entro il 2035, applicabile a partire dal 1° luglio 2025.
Questa normativa stabilisce norme più stringenti sulla durata delle batterie e sull’omologazione dei motori, con l’intento di ridurre del 25% le emissioni di gas a effetto serra nell’Unione europea.