La chiave di lettura, decisamente interessante – arriva dal Giudice di Pace di Porretta Terme, piccola località in provincia di Bologna. Dal togato locale è infatti giunta una sentenza che considererebbe di elevare la tolleranza dei rilevamenti effettuati con le telecamere Tutor dall’attuale 5 al 15%.
Per il Giudice di Pace 3×5 fa… 15%
Il perché di una considerazione del genere viene così svelato attraverso la sentenza del Giudice di Pace emiliano – che spiega come essendo il Tutor strutturato su tre sistemi di calcolo “sia possibile che tutti possano pagare un margine di errore del canonico 5%”. Ed ecco qua che si raggiunge facile facile l’inedita tolleranza del 15%.
Spieghiamo come funziona il Tutor
Per capire meglio di cosa stiamo parlando occorre però spiegare brevemente in cosa consiste un Tutor. A differenza del classico e temuto Autovelox che si occupa di immortalare la velocità rilevata in un dato punto – il cosiddetto sistema Tutor si occupa invece di monitorare la velocità media in uno specifico tratto di strada. Per funzionare quindi necessita di almeno due telecamere: una che rileva il momento d’ingresso della nostra auto nel tratto monitorato ed una seconda con lo stesso compito, ma che ne annota l’uscita.
Multa sì o no? Ce lo dice la matematica
E qui entra in gioco la matematica e una centrale di calcolo – terzo attore che per il Giudice bolognese contribuisce a portare al 15% il margine di tolleranza. In quest’unità di controllo finale si considera quindi l’orario d’ingresso – si confronta con quello d’uscita – e si determina la velocità media con la quale si è percorso il tratto in esame. Se questa risulta più elevata del limite di velocità consentito scatta quindi automaticamente la sanzione. Peccato che questa sentenza vada però considerata come mero ragionamento giuridico, valido solo per questa particolare situazione – dimostrandosi quindi impossibile da applicare a tutti gli automobilisti.