MV Agusta si è rinnovata, si fa per dire. Perché nuova è la proprietà, ma la gestione rimane la stessa. Infatti dopo un anno scarso all’interno del pacchetto Harley Davidson, è tornata sotto la proprietà della famiglia che le ha sempre voluto bene: quella di Claudio Castiglioni e di suo figlio Giovanni.
Padre e figlio insieme a Massimo Bordi si sono subito concentrati sulla nuova strategia improntata all’allargamento del bacino d’utenza delle MV Agusta. Per questo la parola d’ordine è downsizing, ovvero ridimensionamento, ma non aziendale bensì relativo al motore delle moto di Schirana.
Ridimensionamento della cilindrata, appena delle prestazioni perché le MV hanno un’immagine da rispettare, della sportività ma a vantaggio della comodità ed infine del prezzo, per renderle più alla portata.
Ecco allora nascere prima la MV Agusta F3, supersportiva di media cilindrata, e la MV Agusta Brutale 920, naked di cubatura inferiore ma non nelle performance.
La F3 ha linee inconfondibilmente MV Agusta, proprio come quelle della sorella maggiore F4, ma la F3 è unica, si riconosce tra mille. La nuova “media” MV riprende i concetti da sempre espressi su tutte le moto della casa di Varese, combinando un design mai così affilato e sportivo con una cura dei dettagli finora sconosciuta: lo scarico con tripla uscita laterale è un esempio unico di come forma e funzione possano coincidere.
L’inedito motore tre cilindri in linea da 675 cc è un omaggio alla storia del marchio più vittorioso al mondo. Con questa motorizzazione MV ha corso e vinto innumerevoli gare. Il tre cilindri torna su una supersportiva all’avanguardia per prestazioni e soluzioni tecniche in virtù della precisa scelta di Claudio Castiglioni, che ritiene questo schema motoristico la migliore architettura per una media sportiva.
Il propulsore è gestito dall’elettronica che include acceleratore ride by wire con più di una mappatura selezionabile e controllo elettronico di trazione, sviluppato dalla casa.
Il telaio a traliccio di tubi in acciaio e piastre laterali in alluminio compone la ciclistica tradizionale utilizzata su tutte le moto MV. Il tre cilindri ha dimensioni ridotte che hanno permesso un posizionamento più avanzato ottenendo così un forcellone monobraccio lungo, che aumenta trazione e sensazione di controllo.
La MV Agusta F3 sarà nei concessionari in primavera a un prezzo ancora da comunicare.
La Brutale 920 allarga la gamma delle sue naked avvicinandola a un pubblico meno esperto senza perdere nulla del suo innato carisma.
Punto d’incontro tra aggressività e dolcezza, le prestazioni ciclistiche vanno a braccetto con facilità e feeling di guida, grazie al propulsore che anima la Brutale: un 4 cilindri a 16 valvole radiali MV Agusta dalla cilindrata di 921 cc, studiato per dare il compromesso perfetto tra prestazioni e guidabilità.
Oltre al motore, nuovo anche il look, dove il nero domina e tratteggia linee ancora più accattivanti. Il desgin è inconfondibilmente Brutale, ma ci sono tanti piccoli dettagli la rendono “diversa” e ancora più fruibile per l’utilizzo quotidiano: la 920 si è avvicinata ulteriormente alle esigenze dell’utilizzo quotidiano, con una sella rivista e in un solo pezzo, più comoda per pilota e passeggero.
Rispetto alle sorelle maggiori è stata ottimizzata l’erogazione, possente come al solito ma ora resa più dolce e gestibile, migliorando anche la risposta all’acceleratore. La potenza del quattro cilindri MV Agusta è di 129 cv, sfruttabili anche a chi ha un prurito alle mani e controllabili grazie al controllo elettronico che gestisce due mappe e lo stesso controllo di trazione della F4 regolabile su 8 posizioni.
In base alle diverse situazioni e alle condizioni del fondo stradale poi si può settare la doppia mappatura scegliendo l’erogazione che si preferisce tra “normale” e “sport”.
Due le colorazioni disponibili; opache nera o bianca, rimangono i caratteristici tralicci del telaio e il doppio scarico laterale sovrapposto.
Arriverà a febbraio 2011 e un prezzo di €11.990.