I tecnici di KTM hanno aumentato l’alesaggio e ridotto la corsa, in modo da ottenere un rapporto superquadro che, in questo caso, offre un regime di rotazione superiore di 1.000 giri rispetto al modello precedente oltre a ridurre drasticamente le vibrazioni su pedane e manubrio anche grazie al contralbero aggiuntivo. In questo modo l’erogazione è più regolare ai bassi regimi, dove invece nei vecchi modelli strappava dando l’inevitabile effetto on-off dei grossi monocilindrici.
Potenza e coppia invece aumentano rispettivamente del 7% e 6%, un traguardo prestigioso se consideriamo che la cubatura è rimasta invariata. Per la prima volta su di una KTM poi, i tecnici di Mattighofen hanno scelto il Display TFT, compreso di sensore la per guida notturna. Sono tre le mappature selezionabili (Sport, Street e Rain) direttamente dal manubrio mentre nel modello precedente bisognava agire sotto la sella.
La KTM 690 Duke 2016 poi è dotata di ABS disinseribile e Traction Control, mentre il telaio diventa nero e le colorazioni, per ora inedite, sono due anche se sfogliando la gallery (cliccate qui) si ha una chiara idea delle modifiche apportate alla moto. Salta all’occhio il terminale completamente rivisto e la sella, studiata per dare maggior confort nelle lunghe percorrenze. Aspettiamo EICMA 2015 quindi, con la promessa che ci sarà sia la versione standard che quella R.