Mica facile essere una Vespa. Non stiamo parlando di un calo di gradimento dello scooter per eccellenza e di uno dei simboli del made in Italy a due ruote, ma di tutte le sue copie provenienti da ogni parte del mondo che costringono Piaggio a lunghe e faticose battagli legali, non sempre dall’esito scontato.
Ad esempio, l’EUIPO, Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale, ha respinto la causa di plagio che Piaggio ha inoltrato nei confronti di Kumpan relativamente al modello Kumpan 1954 Ri Sport, ritenuto dal brand italiano, troppo simile alla celebre (e unica) Vespa. La vicenda risale ormai a un paio d’anni fa: nel 2018, durante EICMA, l’azienda tedesca presentò questo scooter ritenuto dai tecnici di Piaggio troppo simile per design e caratteristiche estetiche allo scooter che ha segnato un’epoca e che è, ancora oggi, un simbolo del made in Italy declinano sulle due ruote.
Nelle scorse ore, però, è arrivata la doccia fredda, con l’EUIPO che da dato ragione a Kumpan: niente plagio e quindi la possibilità da parte della casa teutonica di commercializzare il suo scooter elettrico Kumpan 1954 Ri Sport. La querelle, però, non sembra essere destinata concludersi in tempi brevi: Piaggio, infatti, ha già presentato ricorso. La battaglia tra la casa di Pontedera e Kumpan è destinata a continuare.