Peugeot Competition TOP 208 all’Adriatico

Secondo appuntamento del trofeo promozionale Peugeot Competition TOP 208 e primo contatto con la terra per i pretendenti al al ruolo di pilota ufficiale di Peugeot Sport Italia nel 2018, l’incredibile premio per il vincitore finale della trentottesima edizione del trofeo. Il fiorentino Tommaso Ciuffi, ventitreenne figlio d’arte, sia aggiunge alla lista di piloti che stanno lottando al vertice. Il leader provvisorio della serie è il ventenne Luca Bottarelli, di Brescia, vincitore della gara di Sanremo, dove ha fatto vedere le sue capacità superando proprio all’ultima prova speciale il ventiduenne piacentino Andrea Mazzocchi. Quest’ultimo era al comando del Rally Targa Florio quando la gara è stata interrotta per la tragedia che tutti conosciamo. Accanto a loro si schiera il ventiquattrenne garfagnino Nicola Manfredi, l’altro ventenne toscano figlio d’arte Mattia Vita, ed il ventunenne varesino Damiano De Tommaso, quest’ultimo reduce da due stagioni di gare nel mondiale rally.

 

LA CLASSIFICA DOPO DUE DELLE 6 GARE:
1. Luca Bottarelli 18 punti; 2. Andrea Mazzocchi 15; 3. Tobia Gheno 10; 4. Riccardo Pederzani 6; 5. Mattia Vita 4; 6. Damiano De Tommaso 2.

 

Il Peugeot Competition Top 208

I premi: Il vincitore finale Under 25 diventerà pilota ufficiale di Peugeot Italia nella stagione 2018 su 208 R2. Inoltre, i primi tre trofeisti classificati di ogni rally riceveranno un premio in denaro – rispettivamente di 3.000, 2.000 e 1.000 €.

I punti: vengono assegnati sul risultato dell’intero rally ed in base alla classifica stralcio dell’intera classe R2B – secondo la scaletta FIA (ai primi dieci a scalare 25, 18, 15, 12, 10, 8, 6 ,4, 2, 1) – con i piloti non iscritti e quelli con vetture di altre marche che non prendono punti ma li tolgono. Chi porta a termine una sola delle due tappe riceve un punteggio ridotto (12, 9, 7, 6, 5, 4, 3, 2) con gli stessi canoni.

Classifica finale: stabilita sulla base dei 4 migliori risultati sui 6 rally a calendario, per poter dare sempre il massimo ma senza il rischio di essere condizionati da un errore o dalla sfortuna. Ma con l’obbligo che almeno uno dei risultati utili sia su terra: perché un pilota chiamato a ricoprire il ruolo di ufficiale deve dimostrare di essere efficace anche sullo sterrato.

 

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