La Russia ospita sul nuovo circuito di Mosca il primo evento motoristico mondiale e, non a caso, è la Sbk che inaugura questo tracciato. Il Mondiale delle derivate di serie in questi anni è cresciuto anche grazie alla capacità di innovare e di attenzione al contesto generale… insomma, sono più veloci di Motogp e F1 a prendere decisioni strategiche e questo a lungo andare paga.
Ma veniamo alle due manche, incredibili e combattute fino all’ultimo come sempre in Sbk e che a tre gare dal termine ha visto evoluzioni importanti in ottica campionato.
Marco Melandri, voto: 10 e lode
In Superpole sembra che faccia fatica e alla fine parte quinto. In gara 1 sembra in difficoltà e arriva secondo. In gara 2 dimostra di non avere problemi e vince. Nella prima manche Sykes era imprendibile, anche per via della partenza con asfalto umido, quindi meglio di così è davvero difficile che potesse andare… Grazie alla caduta di Biaggi in gara 2 ora Macho è leader in classifica mondiale, anche se con soli 18,5 punti di vantaggio e tre gare (150 punti) ancora da disputare. Il mondiale è tutt’altro che finito! Leader
Tom Sykes, voto: 10
Alla vigilia della partenza dichiara che scambierebbe la pole con una vittoria. Pole a Checa e prima, storica, vittoria a Tom che non è più solo l’uomo del giro lanciato, ma è il terzo pilota più forte del mondiale matematicamente ancora in corsa per il titolo… Chi ci avrebbe scommesso a inizio stagione? Intanto la Kawa lo rinnova per il 2013, poi si vedrà. Sorpresa
Sbk – Circuito di Mosca, voto: 10
Tutto perfetto, tanto pubblico, nessuno che si lamenta… non sembra proprio una “prima” edizione… poi vince Melandri e compaiono i commissari con le bandiere italiane… e si scopre che l’organizzazione (molto intelligentemente) ha fatto venire i commisari di percorso e altre figure chiave da Misano e d’intorni… Bene, così si fa! Scafati
Carlos Checa, voto: 7
Tolti Melandri e Sykes praticamente tutti gli altri protagonisti sono caduti o in gara 1 o in gara 2… Checa porta a casa la prima pole sul nuovo circuito, poi parte molto male in gara 1 forse anche per via della pista umida. All’inizio del terzo giro viene toccato da Rea e cade, mentre in gara 2 Laverty gli cade davanti e per evitarlo deve andare per prati… comunque un quarto posto lo porta a casa. Sfortunato
Chaz Davies, voto: 7
Porta a casa meno di quanto merita e, comunque, il suo primo podio con una Aprilia clienti. Su una pista nuova per tutti il ragazzo dà filo da torcere agli “ufficiali” e si prende i complimenti sinceri di Gigi Dall’Igna. In gara 1 cade a due giri dalla fine ma in gara 2 concretizza e il terzo posto sul podio è suo. Decisamente un nome da tenere a mente… Sorprendente
Eugene Laverty, voto: 6
Generoso e sfortunato il pilota di casa Aprilia prima regala la terza posizione in gara 1 a Max Biaggi mentre in gara 2 cade all’ultimo giro e travolge l’incolpevole Rea gettando al vento un possibile terzo o quarto posto. Peccato perché l’irlandese è apparso in gran forma per tutto il fine settimana e meritava decisamente di più. Presente
Michel Fabrizio, voto: 6
Le Bmw del team italiano sembrano altre moto rispetto a quelle teutoniche, infatti sia Fabrizio che Badovini fanno molta fatica nelle qualifiche. In gara 1, complici le cadute finali, Fabrizio porta a casa però un ottimo quinto posto, vanificato da una banale caduta in gara 2… Incostante
Max Biaggi, voto: 5
In qualifica alterna giri record a prestazioni poco più che sufficienti, così parte da una settima posizione che al via lo costringe a stare nel gruppo, cosa notoriamente poco gradita dal Corsaro. Gara 1 molto cauta finché la pista no si asciuga, poi sul finale grazie a un po’ di cadute e alla generosità del suo compagno porta a casa un terzo posto non proprio meritatissimo. In gara 2 parte meglio, deciso a non lasciare andar via quelli davanti e soprattutto Melandri, così nella foga passa Rea, si toccano, staccata troppo lunga e centra in pieno il povero Haslam. Per fortuna nessuna conseguenza per entrambi i piloti, con il romano che corre a sincerarsi delle condizioni dell’inglese della Bmw. Un Max comunque al di sotto delle aspettative e ora nel ruolo di inseguitore. Distratto