Gara 2 di Superbike a Imola incorona Max Biaggi campione del mondo con una gara di anticipo. Tutto si compie al decimo giro, quando Leon Haslam rompe il motore della sua Suzuki.
La gara è molto diversa dalla precedente, con un Max Biaggi che parte benissimo arrivando terzo alla prima curva dietro Sykes, scattato dalla pole position e Leon Haslam. Max parte molto più determinato rispetto a quando fatto in gara1, mentre Lorenzo Lanzi nel corso del primo giro passa prima Biaggi e poi Haslam; tanto entusiasmo lo paga al quarto giro, quando nel tentativo di passare Sykes tocca la Kawasaki e torna quarto. Nel frattempo con l’altra Ducati Carlos Checa è autore di una rimonta che lo porta velocemente nelle posizioni di testa.
Il primo colpo di scena all’ottavo giro, quando Haslam nel tentativo di passare Sykes alla curva del tamburello, quella che immette nel rettilineo di arrivo, va lungo e finisce nella ghiaia perdendo tre posizioni. A questo punto Biaggi è terzo dietro Checa e Sykes, seguito da Haga e Fabrizio. Proprio nel tentativo di recuperare posizioni, appena superato Fabrizio il motore della Suzuki di Haslam si rompe e accompagnato da una nuvola azzurra termina la sua gara (e le sue ambizioni mondiali) appoggiando la moto al muretto.
Da questo punto in avanti la gara perde gran parte di interesse, con Biaggi che prima tenta di arrivare sul podio passando Sykes, con Haga che nel frattempo è secondo, ma Max viene raggiunto e superato da Cal Crutchlow che, poco dopo, supera anche Sykes. Il Corsaro termina quinto ma poco importa: è campione del mondo.
Nove vittorie, tredici podi hanno portato sul tetto del mondo SBK per la prima un italiano: Max Biaggi. Alla bella età di 39 anni il romano aggiunge al suo personale palmares la quinta stella mondiale, dopo le quattro conquistate in 250. Evidentemente tra Max e l’Aprilia c’è un feeling particolare: oltre a tre dei quattro campionati del mondo in 250 ecco la prima vittoria mondiale in Superbike con una fenomenale RSV4.
E’ un trionfo tutto italiano quello che si festeggia a Imola: dopo solo due anni dal ritorno alle corse in SBK l’Aprilia centra il massimo risultato, lottando contro le quattro case giapponesi, la Bmw e, soprattutto, la Ducati, che paradossalmente proprio a Imola ha festeggiato l’addio ufficiale alle derivate di serie.
Imola – SUPERBIKE – Race 2
1. Carlos Checa (Althea Racing) 38’24.452
2. Noriyuki Haga (Ducati Xerox Team) 38’26.581
3. Cal Crutchlow (Yamaha Sterilgarda Team) 38’28.378
4. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) 38’30.214
5. Max Biaggi (Aprilia Alitalia Racing) 38’31.477
6. Shane Byrne (Althea Racing) 38’36.599
7. Lorenzo Lanzi (DFX Corse) 38’38.664
8. Sylvain Guintoli (Team Suzuki Alstare) 38’42.481
9. Ruben Xaus (BMW Motorrad Motorsport) 38’42.701
10. Luca Scassa (Supersonic Racing Team) 38’43.898
11. Troy Corser (BMW Motorrad Motorsport) 38’48.126
12. Max Neukirchner (HANNspree Ten Kate Honda) 38’59.256
13. Federico Sandi (Gabrielli Racing Team) 39’17.992
14. Fabrizio Lai (ECHO CRS Honda) 39’27.554
15. Matteo Baiocco (Team Pedercini) 39’31.637
16. Ian Lowry (Kawasaki Racing Team) 39’33.378
RT. Michel Fabrizio (Ducati Xerox Team) 23’56.269
RT. Leon Haslam (Team Suzuki Alstare) 18’22.553
RT. Jakub Smrz (Team PATA B&G Racing) 16’44.872
RT. Roger Lee Hayden (Team Pedercini) 16’57.244
RT. James Toseland (Yamaha Sterilgarda Team) 5’34.96